A cura della
Soprintendenza archeologica delle province di
Napoli e Caserta
Museo Storico-archeologico di Nola
La mostra che viene presentata nelle sale restaurate del
pianoterra del complesso dell'ex convento delle Canossiane, costituirà uno dei
nuclei principali del nuovo Museo di Nola.
Alla parte archeologica, infatti, saranno affiancate anche
delle sezioni per il periodo medioevale e moderno, secondo un progetto in corso
di elaborazione con la Soprintendenza per i beni Artistici e Storici di Napoli,
in un quadro di collaborazione volto a creare cultura e a fornire i necessari
strumenti per la fruizione e la valorizzazione dei beni culturali della città di
Nola e del suo territorio.
La creazione di tale struttura espositiva è stata resa
possibile grazie alla collaborazione stabilita da anni con l'Amministrazione
Comunale, che ha destinato a Museo l'ex Convento, di cui è in corso la
ristrutturazione.
Con questa mostra si è provato a raccontare dal punto di vista
degli archeologi la storia di una delle capitali della Campania antica: la
"città nuova" della grande pianura che si è confrontata alla pari con i Greci,
gli Etruschi e i Romani.
Poiché la storia abbraccia più di mille anni, si è pensato di
suddividerla in cinque tempi:
le origini (VIII / VII secolo a.C.)
la "città nuova" (fine VII / VI secolo a.C.)
Nola, Napoli e... Atene (V secolo a.C.)
la città dei cavalieri (IV secolo a.C.)
il dominio di Roma (III secolo a.C. IV secolo d.C.)
Il racconto si basa soprattutto sui risultati dello scavo dei
sepolcreti, perché ancora troppo poco sappiamo dell'abitato antico e dei suoi
monumenti, almeno per quanto riguarda la storia più antica dell'insediamento,
prima della conquista di Roma.
Ma, anche se parziale, il punto di vista delle tombe non è meno
interessante: ci fa conoscere la cultura materiale degli antichi - il loro
costume, gli oggetti da essi prodotti o acquistati attraverso lo scambio - ma
soprattutto ci consente di entrare nella loro mentalità.
I corredi delle tombe variano infatti a seconda del sesso e
dell'età del morto; in essi si rappresenta la differenza dei ruoli tra l'uomo e
la donna, tra i giovani e gli adulti: una differenza che il percorso della
mostra potrà aiutarci a scoprire.
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